Ciao a tutti!
Ringrazio chi è riuscito a venire sabato scorso a Piacenza per il convegno, spero vi sia piaciuto perchè secondo me ha meritato davvero un sacco! Bella gente a parlare e una platea variegata che non aveva paura di fare domande, anche i più giovani!!
Ma vi lascio a Lucia, una ragazza che ha acconsentito a dirmi cosa ha portato a casa da questo convegno!
Ho partecipato a questo evento con alte aspettative, così come accade quando si crede di essere finalmente nel posto dove si possono trovare delle risposte, risposte importanti. Ho a cuore i giovani che frequentano le iniziative dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, ma da ormai molto tempo ho la sensazione che nella mia zona si sbagli qualcosa nel coinvolgerli, soprattutto ogni volta che, l’organizzazione di qualche evento a loro dedicato, si scontra con una partecipazione scarsa e …poco entusiasta. Che errori commettiamo? Come invertire la rotta e avere, una buona volta, il vento favorevole?
Bene, qualche risposta questa volta l’ho portata a casa e ora, pensando che dai miei errori possono trarre un insegnamento anche altri, vorrei condividere ciò che più mi ha fatto riflettere:
- GRATUITA’: una parola interessante (per me nuova) nell’ambito dell’educazione. Quando incontriamo un ragazzo dovremmo chiederci: abbiamo delle aspettative, ci attendiamo qualcosa da lui? Se ci capita di sollecitare un certo tipo di risposta alle sue domande, fermiamoci. Ciò a cui è chiamato l’educatore non è di formare una schiera di ragazzi che percorrono la strada che lui ritiene essere la migliore per loro! Non tutti i ragazzi che hanno incontrato don Oreste si sono sentiti chiamati a rispondere alla vocazione della Papa Giovanni! I giovani hanno bisogno di essere visti, ascoltati, valorizzati, ma soprattutto difesi, nella loro libertà di scegliere la propria strada, compiendo delle scelte di autenticità, anche se diverse da quelle che pensiamo buone noi. N.B. “E se non vanno a messa?” “E se non abbiamo volontari ai campi di condivisione?”
- PROTAGONISMO: l’Associazione Papa Giovanni ha una storia, in passato ci sono state delle iniziative bellissime, ma riproporle non è un buon metodo per avere garanzia di successo. Questo accade quando ci si ostina ogni anno a calare dall’alto la proposta “campo di condivisione”, o a riproporre sempre lo stesso schema di incontri ed uscite, e a chiedersi perché i giovani non aderiscano o lo facciano con poca costanza e poco entusiasmo. I giovani di 50 anni fa sentirono propria la causa dei ragazzi disabili soli negli istituti. Sappiamo cosa accende il cuore giovani d’oggi? Serve forse “qualcuno che senta quel battito e li organizzi” come diceva don Oreste, dobbiamo metterci in ascolto ed per una volta assecondare i LORO sogni!
- STIMARE: di don Oreste ancora si è detto che stimava i ragazzi, credeva in loro più di quanto non facessero loro stessi. Sapeva cogliere le capacità, le ricchezze originali di ciascuno e soprattutto si fidava fortemente del lavoro che lo Spirito compiva su ognuno di loro. Ecco perchè sapeva affidare una casa famiglia a dei diciottenni! Legittimiamo i sogni, anche quelli assurdi e giganteschi e non fermiamoci nell’errore di volerli proteggere! 😉
Ho fatto il viaggio di ritorno dal convegno con una ragazza della Sicilia, e ancora una volta sono rimasta affascinata… nei giovani c’è una voglia immensa di spendersi per gli altri, di imparare, di condividere i propri sogni con gli amici! Ecco l’ultimo soffio favorevole: quando prevale la frustrazione e nell’animare sentiamo di aver perso l’entusiasmo, per un po’ lasciamo a loro il ruolo di educatori, se tacciamo sentiemo il battito insistente dei loro cuori, forte da… ri-animarci!!
Abbiamo molto da farci insegnare dai ragazzi che noi stessi educhiamo… Rimaniamo in ascolto!!
Buona settimana!
Giorgio
dopo tutte queste parole è una citazione quella che mi viene in mente:
“A cosa giova il vento favorevole se il marinaio non sa dove andare?”
Concordo, inutile avere il vento favorevole, che tutti siano ai loro posti, se non si sa dove andare, se non si ha degli obbiettivi si fa poca strada!!
Ma gli obbiettivi noi li abbiamo, la meta l’abbiamo, il vento sembra sia favorevole, manca solo scegliere il percorso e possiamo partire!!xD