Spesso dire di no è molto difficile, ma il rifiuto è in realtà parte fondamentale delle relazioni tra genitori e figli. Il libro si rivolge, sia per il tipo di scrittura utilizzato, sia per la casistica scelta per illustrare le diverse tappe evolutive dell’età infantile, al più vasto pubblico di genitori e psicoterapeuti. Ogni capitolo prende in esame una determinata fascia d’età che individua le possibili situazioni in cui “dire no” provoca un significativo cambiamento positivo nello sviluppo della personalità infantile, evitando al bambino di infilarsi in una dinamica autocentrata e “onnipotente”.
Presentazione di Giovanni Bollea.
Poichè nelle due settimane intorno a Pasqua non si è fatto l’incontro in strada a Milano, invece di parlare della “vita di strada”, questa settimana volevo consigliare un buon libro da leggere, soprattutto per tutti quelli che hanno a che fare con bambini o preadolescenti (non solo per i genitori! Anche se molte parti sono quasi scritte per loro in maniera specifica).
Lo riporto perchè mi è stato descritto all’università durante una lezione dove abbiamo discusso dell’infanzia e della prima adolescenza, e come studente di scienze dell’educazione l’ho molto apprezzato!
Se vi è capitato o vi capita di leggerlo commentatemi con le vostre impressioni o critiche!
A presto
Giorgio