“Dieci anni fa Don Oreste ci lasciava, o se vogliamo dirlo come ci teneva lui, “correva verso l’abbraccio infinito di Dio”. Io avevo nove anni, per me don Oreste era il nonno che quando veniva a trovarci ci portava le caramelle ai ciucci, si ricordava di ognuno di noi (e in casa siamo sempre stati tanti), poi ci prendeva sulle ginocchia, ci raccontava le storie. Ogni volta che diceva messa, tutti i bambini si sedevano alle scale dell’altare, e ascoltavano. Mi ricordo che quando veniva a trovarci, prima di cena andava in cappellina, e mio padre mandava me a chiamarlo e a chiedergli se come Menù il minestrone all’aglio poteva andargli bene. Poi c’era la corsa per chi doveva mettersi accanto a lui a tavola.
Mi ricordo che anche quando un mio fratellino è morto, ci stette vicino raccontandoci una storia, quella della nuvola che si scioglie per dare acqua ad una pianta nel deserto.
Oggi, quando penso a Don Oreste, mi porto dietro tutti questi teneri ricordi, sento proprio quanto ci ha voluto bene, quanto davvero era capace di fartelo sentire, il Bene.
Mi ha fatto effetto partecipare al Convegno dedicato al decennale della sua morte, Una vita X amare, a Rimini nella giornata del 31. Mi ha fatto effetto perchè io il Don lo ricordo come un nonno buono e attento, e ascoltando le mille testimonianze che ci sono state, sentendo tutte le persone che hanno conosciuto don Oreste e ci hanno lavorato davvero, rendendomi conto di quanto è grande la Comunità, mi chiedo dove abbia trovato lui il tempo di esserci anche per noi, noi che eravamo dei bambini, che spesso si dimenticano le cose.
Mi chiedo come abbia fatto a volere bene a così tanta gente e a rendere Bene così tanta gente, ad esserci sempre per tutti, a Ricordarsi di ognuno, ad ascoltare ognuno.
Non lo so, mi viene in mente una cosa che lui diceva sempre: “ho tanto amore da dare perchè mi sento tanto amato, di un amore più grande.”
Gelosamente don Oreste voglio ricordarlo ancora così vicino come lo è stato a tutti noi, proprio come un babbo, un fratello, un nonno, con tutto il bene che ci voleva. E voglio pensare che in fondo ci ha scelti, ha scelto ognuno, con fiducia, e io di questo voglio dirgli Grazie, con tutto il cuore”