Ciao a tutti!
Oggi voglio dare voce ad un amico, nome Giuseppe, che ha deciso di partire… Destinazione Romania… Per una vacanza penserete voi, bhe… Quasi! Una specie di vacanza, in cui vai e non proprio ti riposi, ma ti spendi, per investire e guadagnare altro alla fine!
Ecco le sue parole:
Perché sei partito per la Romania?
I motivi che mi hanno spinto a partire per la Romania sono più di uno. Il principale è stato la voglia di fare un esperienza di missione. Una volta visto di cosa si trattava ho deciso di scegliere Bucarest per il progetto di condivisione con i poveri e soprattutto i disabili.
Dove abiti? Cosa fai durante la giornata come volontario?
Vivo a Bucarest, capitale della Romania, con don Federico, responsabile della casa. Con lui condivido sia la vita in casa che tutti i vari servizi che svolgiamo, uscita in strada dai senza tetto, animazione e aiuto ai bambini zingari nel quartiere di Ferentari, il più povero di Bucarest, la condivisione di 2 giorni a settimana con i bambini disabili del centro don Orione, la raccolta degli alimenti collaborando con la Caritas di Bucarest. Tutte attività che svolgiamo con varie persone che arrivano in questa casa in momenti diversi dell’anno. Persone che arrivano dalle comunità terapeutiche della Papa Giovanni o altre che partecipano ai vari campi “Fuori le Mura” che organizziamo ogni anno.
Cosa ti ha colpito di più di questa esperienza?
La situazione che mi ha fatto riflettere di più è stato quando ho visto le condizioni in cui vivono tante persone nel quartiere di Ferentari, nei vari “Block”. Condizioni di vita estrema, tra sporcizia, topi che si vedono nelle loro “stanze”, che poi sono i loro appartamenti e i vari “tossici” che si drogano per strada senza pensieri, con davanti a loro diversi bambini, se non i propri figli.
Cosa ti rende invece felice di essere partito per la Romania?
Sono contento di essere partito ogni volta che vedo il sorriso o ricevo un abbraccio dai bambini disabili del don Orione o dai bambini poveri di ferentari. Ogni volta che i senza tetto sono felici di vederci, non per la ciotola di “ciorba”, la minestra tipica, ma per poter parlare con noi e avere qualcuno che ascolti il loro urlo di dolore per la vita che stanno vivendo.
Consiglieresti la tua esperienza a qualcuno?
Esperienze di questo tipo le consiglio a tutti, soprattutto ai tanti giovani che hanno voglia di fare qualcosa per le persone. Ci fa vedere quanto siamo fortunati e quanto bisogno di condivisione c’è a pochi chilometri dall’Italia. Soprattutto di quanto possiamo arricchirci vivendo con le persone che vivono in condizioni estreme, in Romania come in tante altre parti del mondo.
Spero vi sia piaciuto, per qualsiasi informazioni tecniche o recapiti a cui chiedere per dubbi, curiosità, o semplicemente perché un po’ l’idea vi ha stuzzicato… ecco il link a cui potete trovare risposte!!
https://www.apg23.org/it/la_vita_della_comunita_condivisione_nel_mondo_news/
A presto!
Giorgio
Grazie Giuseppe per la tua testimonianza, per quello che hai scelto di condividere tra i poveri di Bucarest e per quell’invito rivolto ai giovani (anche quelli che lo sono “dentro” ed un po’ meno all’anagrafe..) che spero trovi tanti varchi per farsi esperienza di vita.
Davide (Romania un po’ di anni fa 🙂