Vi voglio parlare della storia di Gianpietro, un papà che perse suo figlio Emanuele il 24 Novembre 2013. Emanuele: un ragazzo pieno di energia, straordinario, ma che purtroppo se n’è andato all’età di 16 anni, gettandosi nel fiume vicino casa, dopo aver assunto sostanze stupefacenti. Papà Gianpiero ha trovato due strade davanti a sé: quella di perdersi nel dolore, oppure quella di fare qualcosa. Tutto è iniziato con una lettera che Gianpietro scrive ad Emanuele, dopo il tragico evento. Solo che invece di tenersela per sé, ha deciso di spedirla per il mondo, coinvolgendo chiunque ne venga a contatto.
Successivamente crea la fondazione PesciolinoRosso attraverso la quale dedica la sua vita ai giovani, occupandosi di prevenzione: oltre 250 interventi, fra scuole e luoghi pubblici, con figli e genitori per far conoscere il valore della vita attraverso la sua storia e quella di Emanuele. Aiuta i giovani a sviluppare le loro idee per crearsi nuove opportunità di lavoro, coinvolgendoli e motivandoli.
Ma Gianpietro non si è fermato perché dalla storia di Emanuele nasce “Lasciami Volare”: un doppio libro che aiuta a riflettere sul rapporto Genitore-Figlio attraverso il miglioramento del dialogo.
Gianpietro è la conferma della legge che niente muore ma tutto si trasforma. L’odio in amore, la rassegnazione in tenacia, la debolezza in forza… Ema in un pesciolino rosso!
“Quello che mi è rimasto impresso dalla testimonianza è come il padre sia riuscito a rialzarsi: è sconvolgente, perché in un certo senso lui che “consola noi”. Sta vivendo il presente, perché il passato non lo può cambiare: dovremmo ragionare tutti come lui. Mi ha commosso quando ha detto “spero che i vostri genitori non siano come me, spero che i vostri genitori riescano a salvarvi sempre, non come ho fatto io che ho fatto andare via Ema”.
È strano come delle dipendenze, a partire dalle piccole cose, possano rovinarti la vita. Rovinare la propria vita e quella degli altri. Come dice lui, non dobbiamo dipendere dalle cose, né dalle persone, perché la droga, l’alcol e il fumo non risolvono i problemi ma li peggiorano solo. Non bisogna odiare, perché anche l’odio è una dipendenza… L’unica cosa da cui noi esseri umani dovremmo dipendere è l’amore.”
Giulia, 14 anni
UNA BELLA DIMOSTRAZIONE DI COME DEVONO COMPORTARSI I GENITORI CON I FIGLI .