Ciao a tutti!
Ecco il secondo capodanno che volevo mostrarvi! Chieti!
Piccolo paesino vicino a Pescara in Abruzzo dove la comunità ha una “capanna di Betlemme” molto particolare!! Anche solo per i numeri di persone che ospita…
Il responsabile, Luca Fortunato, ha deciso di invitare giovani da ogni parte dell’Italia per festeggiare la fine del 2017 e l’inizio del 2018 con tutte quelle persone che nella notte di capodanno sarebbero passate sotto silenzio! Vi posso assicurare che di casino ne hanno sentito fin troppo quella sera!xD
Ma vi lascio alle parole di sue ragazze che hanno frequentato:
Questo capodanno per me è stato un incontro con persone
che seppur nella sofferenza amano, un incontro con l’umanità che è
nell’uomo da sempre ed è troppo grande per essergli tolta. A volte
proprio le situazioni di sofferenza e ingiustizia la rendono più
grande e più evidente. Nelle persone che ho incontrato non ho visto
carcerati, prostitute o barboni ma una sofferenza che è di tutti nello
stare in una vita che a volte non ci sa dare l’amore di cui abbiamo
bisogno, solo che ognuno la esprime a modo suo. Si preferisce a volte
rinchiudersi in sé stessi per far fronte alle ferite dell’amore
che ci hanno reso deboli, diffidenti e feriti nel cuore: “uscendo” dal
mondo in cerca di qualcosa che non è stato in grado di dare, qualcosa
di troppo importante. Nonostante queste ferite e queste grandi
sofferenze che a volte possono fare sembrare la vita una sorta di
gabbia, queste persone hanno dentro una ricchezza infinita da tirare
fuori nel momento in cui si sentono amati, riscattati come persone,
con una dignità che meritano in un amore perfetto.
Appena tornata dal mio primo Capodanno fuori le mura. Questa sera,
scendendo dal treno, sono stata invasa da una sensazione di profonda
serenità e intensa gioia. Le ginocchia stanche ma ancora in uso, lo
zaino più pesante rispetto a quello di partenza. Un sorriso illuminato
dai preziosi momenti condivisi, dagli occhi e dai volti di tanti
incontri che non dimenticherò, dal cerchio che ora é diventato anche la
mia famiglia, che mi ha sostenuta e mi ha capita con i miei difetti,
mi ha integrata e mi ha fatto sentire parte di un qualcosa davvero
bellissimo. Un cuore carico di domande, discernimento, voglia di
crescere e mettermi in gioco. Sono esperienze come queste che spesso mi
portano a chiedere cosa il Signore voglia veramente da me… così pian
piano avanzo nel mio cammino, un passo alla volta e mai da sola,
cercando di far tesoro di tutto ciò che mi porto da questo campo.
Per quanto immensa la parola grazie mi da la sensazione che non riesca
a contenere tutto ciò che ho vissuto in questi sei giorni, ma concludo
comunque con un gigantissimo ed enorme… grazie!!
Visto che gente?? Non so cosa avete fatto voi a Capodanno ma per il prossimo un pensierino ce lo farei!xD
A presto!
Giorgio