Giusy ha ventitrè anni ed è volontaria in un Centro Diurno dell’Apg23, dove per tre giorni alla settimana condivide le sue giornate insieme a un gruppo di ragazzi diversamente abili. Le abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza, che riportiamo qui in basso!
“Da due anni circa faccio la volontaria all’interno del Centro diurno “Geremia”, con ragazzi con limiti di vario tipo, da quello mentale e comprensivo a quello fisico. Il mio impegno è nella riabilitazione fisica- motoria dei ragazzi attraverso l’attività della ginnastica. Ogni lunedì mattina svolgiamo questa attività, richiediamo sempre un abbigliamento idoneo quale la tuta affinchè l’attività possa risultare comoda e tranquilla; molte volte sono gli stessi ragazzi a farmi vedere il loro interesse “guarda Giusy, oggi ho la tuta hai visto??” o “ho anche tolto i braccialetti e tagliato le unghia!“, perchè mi arrabbio quando le ragazze tengono le unghia lunghe, se cadono è più facile che si graffino…
Potrei anche apparire “cattiva”, è vero, sono un po’ severa ma ci tengo davvero molto che i ragazzi possano provare ad impegnarsi e ad affrontare le loro difficoltà, non dico “superarle” ma almeno che ci provino… Bhè se ce la dovessero fare ancora meglio, sono soddisfatti loro e lo sono pure io, ma vi dirò che io lo sono anche per un semplice “Oggi sono contento di fare ginnastica!”. Sapete com’è… uno il lunedì mattina non è che avrebbe così tanto sballo di fare attività fisica… E’ duro ricominciare la settimana correndo… E allora? Che si fa? Si potrebbe camminare un pò, tanto abbiamo più di un’ora… Ed è così che dopo qualche giro di corsa ci si rilassa e si respira profondamente recuperando tutta quell’energia che i nostri piedi quasi ci hanno costretto a consumare… Eppure dobbiamo riconoscere che loro sono il mezzo con cui noi esprimiamo la nostra volontà di scaricarci… Ecco! Noi corriamo per far partire lo scarico! Noi facciamo ginnastica per scaricare…angosce, tristezze, gioie, rabbia e tutte quelle emozioni che per altri potranno risultare “bazzecole” ma vi assicuro che per questi ragazzi il loro effetto triplicherà…
Ed è bello vedere che loro ci tengono. Un esempio che vi faccio è quello di Carla, quest’anno ho provato a fare un percorso dove bisognava fare pure le capriole. Ci credete che su 10 ragazzi solo 1 è riuscito a farla? E’ lì che quando Carla mi disse che voleva impararla ho deciso che tra gli obiettivi dell’anno ci doveva essere pure il punto “imparare a fare le capriole”. Bene, il 12 di questo mese ci sarà l’esame di fine anno di Ginnastica e giusto giusto ci sarà un percorso con le capriole! Vi dirò, quasi tutti le hanno imparate, ma la prima è stata proprio Carla!
Per cui vi posso dire che sono soddisfatti in primis i ragazzi e poi vengo io… perchè i ragazzi verranno sempre prima di tutto e di tutti, con limiti e difetti ma allo stesso tempo con grandi capacità che devono solo imparare ad espletare, io credo in loro e se noi volontari crediamo in loro, loro saranno poi i primi a credere in se stessi…
Chiudo questo mio scritto dicendo che non possiedo un attestato nè una laurea per questo genere di attività ma se una cosa piace e se c’è pure la fantasia allora nella vita si può fare di tutto e diventare maestri davvero con poco… Vi abbraccio tutti e spero che questa mia esperienza vi sia piaciuta.
Giusy”