Chiara, giovane volontaria ci racconta il caldo incontro con Happy in una gelida notte d’ inverno.
É notte, sono le 11, una notte buia e gelida, c’è un freddo pungente. Stiamo viaggiando, siamo quasi arrivati al distributore dove ogni venerdi notte troviamo le ragazze, dove speriamo sempre di non incontrarle perché se non ci sono possiamo immaginarcele al caldo in casa. Non è così: le vediamo anche stasera, sul mio viso si scontrano emozioni contrastanti. Felicità e Rabbia, Speranza e Disperazione. Incontriamo un paio di ragazze. Io chiacchiero con Happy. A un certo punto quando le dico: “Vieni via con noi, fidati!” un’ombra cala sul suo viso. Mi risponde: “Mi sono già fidata molte altre volte e tutte le volte che mi fido la mia vita peggiora!”. Io la comprendo, cosa farei al suo posto? A un certo punto alza lo sguardo, c’è una luce che brilla nei suoi occhi lucidi e neri, io glielo dico sempre, “sono così belli, è un peccato che solo l’asfalto possa ammirarli”. Quando è ora di andare via, le salutiamo, purtroppo nessuna anche stasera ha deciso di uscire dalla strada. Eppure nonostante tutta la sofferenza, tutta l’ingiustizia che ho ascoltato, sono gioiosa. É lo stare con loro che mi risveglia, che mi riaccende, mi ricorda che devo vivere e risplendere per me e per gli altri, sempre!