“Durante un deserto di avvento di un anno fa, con la voglia e il desiderio di vivere un’esperienza forte, coinvolgente e che ci avrebbe costretti a metterci in gioco e ad uscire dalle nostre comodità, si è pensato di vivere come gruppo un campo di due settimane in Georgia.
Così siamo partiti in undici, figli di comunità e non, che da tanti anni condividono piccole esperienze insieme, carichi di entusiasmo e speranze, ma anche paure. Non sapevamo molto cosa ci avrebbe atteso laggiù, come avremmo affrontato il problema della lingua, e se saremmo stati capaci di fare ciò che ci avrebbero proposto.
ll Campo è durato dal 7 al 22 Agosto. Nelle due settimane, abbiamo vissuto nella casa famiglia a Batumi in cui ci siamo immersi nella loro quotidinità, potendo assaporarne ogni sfumatura. Abbiamo cercato di partecipare in modo attivo ai bisogno della casa, dal cucinare, a fare il bucato, fare la spesa e giocare con bimbi. Giorno per giorno è stata una continua scoperta e ricchezza per ognuno di noi. Il pomeriggio invece, si andava al campo profughi nella periferia di Batumi, chiamato “la città dei sogni” dove oltre alla distribuzione dei beni di prima necessità, si cercava di fare animazione.
Lì abbiamo toccato con mano la Semplicità di quei bimbi che con il sorriso stampato sulla faccia, e gli occhioni grandi, pieni di una gioia disarmante, ti prendevano per mano, pronti a fare un bans o a correre per sfogarsi, divertirsi e forse togliersi per un po’ dalla testa il pensiero quotidiano dell’andare avanti nonostante tutto, nonostante il fango, nonostante un tetto di lamiera sotto un caldo cocente di un agosto soffocante come quello di Batumi.
E’ proprio dai più piccoli che si imparano cose grandi, e anche questa volta ce l’hanno dimostrato, non solo a gesti ma anche a parole, MADLOBA.”
Gabriele e Mariachiara, gruppo giovani di Cuneo
che bella esperienza ragazzi! ma che significa Madloba?
Significa ‘Grazie’