Una cosa è certa: gli sbarchi continuano. La gente continua a fuggire dalla guerra e dalla fame. Sono molti subsahariani. Abbiamo molti nigeriani, ma vediamo anche un flusso crescente dall’Asia, che per noi è anche l’indicatore del fatto che essendo chiusa la frontiera turca, comunque si cerca sempre una via alternativa per cercare una vita migliore!
È Giovanni Fortugno, responsabile generale del Servizio Immigrazione e della casa di prima accoglienza per minori non accompagnati di Reggio Calabria della Comunità Papa Giovanni xxiii, che parla. Prosegue raccontando degli sbarchi, ai quali era presente, avvenuti sulle coste reggine il giorno di Pasqua.
E’ significativo dopo lo sbarco del giorno di Natale arriva anche nel giorno di Pasqua ..ma la sorpresa e’ che sono due, si, uno previsto attraverso la nave di medici senza frontiere: 649 persone con la nave “Vos Prudence” , e l’altro uno sbarco sulle spiagge reggine circa 100 migranti provenienti dalla Turchia con una imbarcazione passata attraverso la Grecia usando un’altra nave che ha fatto da “Taxi” ai Migranti provenienti dall’ Afghanistan, Siria e Somalia.
Numerosi i volontari che come sempre sulla banchina del porto hanno accolto cantando canti di Pasqua in segni di saluto e di accoglienza.
Non li ha fermati la giornata particolare i giovani del coordinamento diocesano sbarchi.
Hanno scelto di stare accanto a Gesù Risorto attraverso questi fratelli, molti di loro torturati e molte donne violentate.
Tra questi numerosi volontari, al porto, c ‘ era anche Leonardo: un giovane ventiduenne toscano che da circa quattro mesi vive nella casa SS. Annunziata di prima accoglienza per migranti minori non accompagnati a Reggio Calabria.
Racconta:
Bé lo sbarco di Pasqua é stato un insieme di emozioni… vedere quanta gente c’era ad accogliere questi fratelli che arrivano da un lungo viaggio, quanta gente che nonostante fosse Pasqua abbia deciso di essere lì per dare il benvenuto, per farli sentire a casa, per far vedere che non sono un pericolo o degli invasori come ci vogliono far credere ma sono persone come noi, che scappano da guerra e miseria. Le loro facce appena scendono dalla nave sono stanche e scavate ma felici di avercela fatta, di aver attraversato il deserto, la Libia, di essere arrivati.
L’ odore é molto forte: un odore intenso, un odore che ti entra dentro e si diffonde in tutto il porto. Lo sentiamo tutti ! È un odore di chi ha sofferto, nessuno può immaginare cosa abbiano passato questi fratelli per essere arrivati qua.
Giovanni ci comunica alcuni numeri significativi degli sbarchi di Pasqua:
Oltre 150 i minori non accompagnati.
Nell’ Ats della Diocesi Coordinata dall’Apg 23, che ha strutture di accoglienza per i minori, sono arrivati 29 di loro e in particolare all’Annunziata un ragazzino con grave disabilità alla vista salvato mentre stava per annegare.
Per chiunque voglia vivere un’esperienza estiva nel segno dell’accoglienza e della condivisione con i migranti a Reggio Calabria può contattare giovani@apg23.org