Ciao a tutti,
mi piacerebbe chiedere, ai vari lettori che per caso leggeranno questo post, “Ma siamo scemi?”, stiamo perdendo tempo? Stiamo sprecando gli anni più belli della nostra vita per uscire a trovare in strada un prossimo non meglio indentificato?
Perchè se quando parli ai tuoi amici del paese, ai tuoi compagni di vita per gli anni delle superiori con cui hai condiviso tutto, gli descrivi di come ti impegni dentro la papa giovanni23 la risposta è: “Ma sei sicuro?”, “Bello ma io non lo farei mai!”, “Ma quando vai a divertirti?”… Allora ogni tanto me lo chiedo, sono scemo? Ho qualche problema a fare certe scelte? Anche perchè non giro in una compagni di idioti o cazzoni… Del loro parere mi fido, però a volte sento una forte distanza tra di noi…
Questa domanda la penso soprattutto per chi ha come me tra i 20 e i 25, perchè vorrei un parere da un piano alla stessa altezza. Però se avete avuto esperienza simile commentate pure che mi fa piacere parlarne!!
Aspetto vostri commenti
Giorgio
Ciao, ci tengo a condividere una pagina di diario che ho scritto quest’estate. Quando ho letto il tuo articolo mi è venuta in mente 🙂 🙂
“”ieri sono uscita con dei miei amici che non vedevo da tempo. Siamo passati dalla piazza dove solitamente incontriamo i senza fissa dimora, con il gruppo. Era tardi, chiacchieravamo del più e del meno girando per locali. Siamo passati sotto il portico in cui dorme Sergio, vicino ai cartoni vuoti dove solitamente chiacchieriamo con Samir e Ismet e nel marciapiede dove incontriamo gli altri. Passarci senza fermarmi, con quel passo svelto che avevamo, sorpassando incuranti la gente che dormiva, coperti nei nostri giubbotti, mi ha messo una strana sensazione addosso. Mi sentivo dall’altro lato, mi sentivo “dentro le mura”, lontana anni luce dagli incontri così belli che facciamo con l’unità di strada e dalla loro autenticità e la serata mi è sembrata così banale, così inutile.”
E infatti la condivisione diretta non può essere raccontata, Giorgio i tuoi amici non possono in nessun modo rendersi conto dell’intensità di quegli incontri straordinari se non li provano. L’emozione di aver trovato un sorriso meraviglioso in quello che ti sembrava solo un sudicio barbone all’inizio, o quella di sentire cantare meglio di Whitney Houston una prostituta Nigeriana mentre prega insieme a te è semplicemente indescrivibile. Ed è soltanto per questo che non ci capiscono… se mai. riuscirai a convincere qualcuno dei tuoi amici a venire con te potranno rendersi conto, chissà magari un giorno vorranno vedere con i loro occhi ciò che ti fa sembrare così “scemo”!?
vero, infatti tutte le volte che qualcuno mi chiede di raccontargli esperienze simili la risposta più immediata è “Vieni a provare”!!
ora quindi il passo da fare è provare ad invitarli, senza pensare alle possibili conseguenze! (perchè nn sono molto ottimista che gli piacerà come serata!!)
“Dopo aver visto non puoi più fare finta di niente”
Questa frase rappresenta la mia esperienza con la papagiovanni23… rappresenta il male che mi faccio quando faccio l’indifferente, tutte le volte che “mi sento dentro le mura” mi risuona!
gazie per il commento!